Grazie per la comprensione
Certi stati extracomunitari sono più uguali di altri.
Certo; mi raccomando non ditelo a Calderoli o sono cavoli.
I due soggetti di questo articolo sono due stati tra loro indipendenti e sovrani: al Repubblica Italiana e lo Status Civitatis Vaticanæ (Stato Della Città Del Vaticano).
I rapporti tra questi due soggetti sono regolati da un ormai preistorico concordato, i Patti Lateranensi, firmati dall'allora Primo Ministro del Regno D'Italia (che non esiste più) e il cardinal Segretario di Stato della Santa Sede Pietro Gasparri.
Servirono più che altro per mettere la parola fine alla "questione romana",la controversia politica relativa al ruolo di Roma, sede del potere temporale del Papa (monarca assoluto, ancor oggi) ma, al contempo, capitale naturale del giovane stato italiano.
Prima di questo contentino che Benito Mussolini dovette dare al Papa per non avere altri problemi fra i piedi, pochi sanno che esisteva che i rapporti tra l'allora Regno d'Italia e lo Stato della Chiesa erano regolati dalla Legge delle Guarantigie.
Approvata dal parlamento del Regno d'Italia il 13 maggio 1871 non fu mai riconosciuta dallo Stato della Chiesa poiché era, secondo il monarca assoluto capo dello Stato Pio IX, "mostruoso prodotto della giurisprudenza rivoluzionaria"( Wikipedia, alla voce: Legge delle Guarantigie). Inoltre lo stesso affermava sul nome e contenuto della legge: "Futili privilegi e immunità che volgarmente sono detti guarentigie"( Wikipedia, alla voce: Legge delle Guarantigie).
In verità la legge garantiva allo Stato della Chiesa un'immunità del valore di 3.250.000 lire per il mantenimento del Pontefice, del Sacro Collegio e dei palazzi apostolici. Inoltre prevedeva altre immunità che si potrebbero definire ponderate ; non esagerate come fu nei patti lateranensi. E come riceve tuttora.
Ecco quindi un quadro generale di quanto uno stato extracomunitario (non fa infatti parte dell'Unione Europea e, per chi non lo sapesse, con passaporto Italiano è possibile soggiornare solo per 3 mesi ogni 6 mesi in un anno pena l'espulsione) possa costare ad uno stato indipendente, laico, membro dalla fondazione dell'Unione Europea come la Repubblica Italiana:
- Solo dai proventi derivanti dall'8 per mille sul gettito totale dell'IRPEF il Vaticano intasca una cifra attorno al miliardo di euro; fondi che, per stessa ammissione della CEI (Conferenza episcopale italiana), in maggioranza vanno a finanziare il sostentamento del clero (34%) e delle "esigenze di culto" (46%) e solo il 20% è destinato a interventi caritatevoli. Tra l'altro questo meccanismo di finanziamento, introdotto con la revisione del Concordato del 1983 voluta dal governo Craxi, nasconde un trucco. In caso di non scelta da parte dei contribuenti, la destinazione dell' 8 per mille va in proporzione alle scelte espresse. E poiché la maggioranza (di una minoranza) opta a favore della Chiesa cattolica questa ottiene comunque l'85% dell'intero gettito.
- 478 milioni di euro per lo stipendio degli insegnanti di religione; pagati con i soldi dei contribuenti italiani ma scelti dai vescovi. L'Italia è l'unico stato in Europa che prevede un'ora di insegnamento di una certa religione, paradossalmente scontrandosi con il comma 1 dell'articolo 8 della Costituzione della Repubblica Italiana : "Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge [...]".
- 258 milioni per i finanziamenti delle scuole e dell'università cattoliche; mentre quelle statali crollano a pezzi. Pazienza è solo una tragica fatalità
- 25 milioni per la fornitura dei servizi idrici alla Città del Vaticano
- 20 milioni per per l'Università Campus Biomedico dell'Opus Dei
- 9 milioni per l'assunzione a ruolo degli (oltre 15 mila) insegnanti di religione
- 18 milioni per i buoni scuola degli studenti delle scuole cattoliche
- 9 milioni per il fondo di sicurezza sociale dei dipendenti vaticani e dei loro familiari
- 9 milioni per la ristrutturazione di edifici religiosi
- 8 milioni per gli stipendi dei cappellani militari
- 7 milioni per il fondo di previdenza del clero
- 5 milioni per l'Ospedale di Padre Pio a San Giovan Rotondo; da notare la piccola somma destinata ad un ospedale rispetto alle altre voci.
- 2 milioni per la costruzione di edifici di culto
- Mancate entrate per lo Stato dovute a esenzioni fiscali di ogni genere alla Chiesa, valutate attorno ai 6 miliardi di euro
Un'esagerazione? No, se si tiene conto che i 59.000 enti ecclesiastici posseggono 90 mila immobili, adibiti agli scopi più vari: missioni, scuole, collegi, istituti, case di cura, ospedali, ospizi, e così via. Il loro valore ammonta ad almeno 30 miliardi di euro e sono esenti dalle imposte sui fabbricati, sui terreni, sul reddito delle persone giuridiche (IRPEG), sulla compravendita e sul valore aggiunto (Iva).TOTALE: 9 miliardi di euro. 3 miliardi basterebbero per sistemare tutte le scuole pubbliche italiane.
Certi stati extracomunitari sono davvero più uguali di altri.
Tommaso Casarin, Cafè de l'Italie
Bhe che dire.. sono cifre importanti. Ma andrebbero paragonate e collocate in un bilancio che possa definire quanto realmente pesano. ripeto sono cifre importanti, ma non e' mai corretto buttare dei numeri senza poi determinarne il reale valore. Ricordiamo che una buona fetta dell'economia italiana deve ringraziare la cultura cattolica che si e' formata nel nostro territorio. Basti pensare al turismo che porta. A giovarne e' principalemente lo stato italiano. La storia ha portato a questo accordo all'italiana, non c'e' nulla di scandaloso a comprenderlo.
RispondiEliminaSe vogliamo poi girare il discorso da un punto di vista morale, a cui la chiesa e lo stato vaticano (stato extracomunitario appunto ) si dovrebbe attenere e' un altro discorso. visto che intasca un bel po' di denaro; ma non condannerei questo atteggiamento piu di quanto condannerei l'islam o un altra religione, in cui la pressione psicologica e spirituale grava nel popolo in modo determinante. Direi che nel genere umano c'e' sempre un dare e avere che fa stare il tutto in equilibrio. questo equilibrio e' alquanto discutibile e non sempre garantito. ma qua divagherei troppo.
ultima nota l'obbligo dell'ora di religione, deriva soprattutto da una volonta' popolare. chiedere ai propri nonni/genitori.
ps. se la gente si informasse anche quante persone di chiesa fanno del bene nel mondo, quanto si informa dei denari di uno stato extracomunitario, forse in futuro leggeremmo piu articoli piu utili umanamente parlando e meno di queste critiche anticonformiste.