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domenica 28 dicembre 2008

IL DOMENICALE

Lo Specchio
di
Francesco Ramagli, Cafè de l'Italie

Perché quando eri bambino

Ti chiedevi sempre il perché…

Ed ora che sei cresciuto,

Ti sei scoraggiato

Fino ad odiare quasi tutto di te

Ramingo errai

Seguendo

Con lo sguardo perduto

In uno specchio

L'immagine di qualcuno

Che non riconoscevo

Lungimiranti sogni svaniti

Con il blu delle notti…

La mia voce va smarrita, soffocata

Negli anni luce…

Tormentate galassie

Di esseri imperfetti

S'aggiravano nella tua mente,

quando ancora il tuo passato

era ridotto ad una condizione

di presente.

Mentre arrancava

La mia rubiconda salma

Lungo la via,

dove le tracce di una

possibile peccaminosa

raffigurazione,

andavan cambiando direzione

senza alcuna precisa alchimia

od angolazione.

E lo specchio si rompeva

Riflettendone mille altri

Che riproducevano

Caleidoscopici onniscienti

Esseri colpevoli di perfezione

Ma arrendevoli e subliminari

Perché totalmente incoscienti.

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